Foto Panoramiche a 360°
in un Virtual Tour dell'Appennino Modenese
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L'Alpicella delle Radici sovrasta il Passo delle Radici, importantissimo valico posto fra la Toscana e l'Emilia Romagna, la vetta della montagna emerge con poche rocce dalle praterie d'intorno dove si possono trovare splendidi fiori tipici della flora locale di ogni forma e colore: soprattutto le splendide orchidee e i gigli di San Giovanni.
Il panorama di cui si può godere è veramente spettacolare e spazia da tutte le cime dell'Appennino alla catena delle Alpi Apuane, talvolta, quando il cielo è particolarmente terso si possono vedere le Alpi oltre la Pianura Padana.
L'Alpicella è raggiungibile lungo il percorso escursionistico della Via Bibulca, che ricalca l'originaria strada storica che dalla valle del Secchia conduceva i viandanti a San Pellegrino in Alpe.
La via Bibulca è composta oggi da mulattiere e carreggiate che formano un unico grande sentiero in alcuni tratti ben marcato dai residui delle vecchie pavimentazioni e, in brevi tratti, asfaltato.
Percorre lunghi tratti tra argille e arenacee tipiche dell'Appennino centrale emiliano. L'ambiente circostante è morfologicamente interessante e variato nelle sue differenti fasce geologiche e vegetazionali, per cui l'antica arteria cambia aspetto diverse volte durante la risalita al crinale appenninico.
Il percorso si snoda lungo un sentiero che attraversa da nord a sud l'Appennino modenese, restando quasi sempre sul crinale spartiacque delle Valli del torrente Dragone e del torrente Dolo. Quest'ultimo è il corso d'acqua che delimita un tratto di confine tra le province di Modena e Reggio Emilia.
Lungo la via Bibulca
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Tra boschi di faggio
Il percorso continua tra i boschi di faggi e raggiunge le alture ricoperte di prati di alta montagna dove trovano spazio sempre maggiore le piante spontanee di mirtillo, lamponi, fragoline di bosco, che in estate danno ottimi frutti.
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San Geminiano
Il sentiero arriva quindi al rifugio Prati Fiorentini e alla suggestiva Chiesetta di San Geminiano e continua nei grandi prati circostanti, costeggia il crinale spartiacque dell'Appennino tosco-emiliano.
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La via Bibulca
La Bibulca entra così nel Parco del Frignano e si inerpica sugli scoscesi pendii dell'Alpicella delle Radici. Si sale quindi nuovamente tra le faggete raggiungendo il passo delle Radici e proseguendo sul sentiero che aggira l'Alpe di San Pellegrino.
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Il maneggio
In questi anni si è notevolmente sviluppato in tutto il Parco del Frignano anche il turismo equestre, favorito da un territorio che consente passeggiate ed escursioni a cavallo in uno scenario stupendo solcato da antichi e suggestivi sentieri.
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Lezioni a cavallo
Esistono poi nei principali centri attrezzati maneggi con punti di ristoro e ricovero e numerose aziende agrituristiche che organizzano passeggiate a cavallo ed escursioni di varia durata, da alcune ore a parecchi giorni. Un'altra attività che in questi anni ha riscosso il favore di un numero crescente di appassionati, soprattutto giovani, è l'escursionismo in mountain-bike lungo i sentieri nei boschi o lungo i sentieri tra i prati attorno al crinale. D'inverno vengono praticati con gli sci da fondo o con le ciaspole.
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Colle dei Laghi
Sullo sfondo i boschi dell'Alpicella ed il Colle dei Laghi (1693 m). Arrivando al Santuario di San Pellegrino in Alpe, la via si ricongiunge con il Sentiero Matilde, il Sentiero Italia, il Sentiero Spallanzani, la Via Vandelli e la Grande Escursione Appenninica (GEA).
I sentieri dell'Appennino sono stati ben indicati dal Corpo della Guardia Forestale da cartelli con le indicazioni dei tempi di percorrenza nei bivi principali e da fasce di colori specifici su massi o tronchi lungo ogni sentiero.
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Settimana Matildica
La Festa è nata per valorizzare la storia di questi luoghi e lo fa dedicando ogni edizione ad una testimonianza storica del territorio scelta tra atti e manoscritti originali, arredi sacri e reperti appartenuti all'antica Abbazia benedettina, per la maggior parte conservati nei musei e negli archivi delle più importanti città italiane. Il colorato mercato delle spezie e le botteghe degli artigiani medievali, i sapori tipici delle antiche ricette della tradizione montanara sulle tavole di bettole e osterie
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Arti e mestieri
Anche quest'anno i visitatori sono stati i protagonisti di un magico viaggio nel tempo ed hanno potuto rivivere le atmosfere di quell'epoca attraverso le rappresentazioni e le rievocazioni di aspetti della vita medievale. Lungo le vie del paese innumerevoli gli spettacoli di musici e giocolieri, il torneo dei Cavalieri e di balestre, i duelli in armi e il corteo storico in notturna animato da cavalieri, monaci e contesse. Ma anche giochi nelle piazze e percorsi animati nella storia per bambini e bambine.