I Colori nella realizzazione di siti web
Design di un sito web
Grafica web
La Percezione del colore
Come percepiamo i colori? Il colore è una sensazione che viene provocata dall'azione che i fotoni (elementi base della luce) compiono sui coni (sensori presenti nella retina dell'occhio) e viene avvertita in una zona del cervello; si possono quindi ritenere i fotoni e i coni retinici i fattori principali della rappresentazione cromatica che ha luogo quotidianamente nel nostro cervello.
I coni sono presenti nella zona centrale della rètina (l'organo dell'occhio che mette a fuoco l'immagine) e soprattutto nella fòvea, sono circa cinque milioni, sono di dimensioni ridotte (circa un millesimo di millimetro) e si dividono in tre diversi tipi di fotosensibilità (cioè di sensibilità alla luce).
In parole semplici, gli oggetti intorno a noi, colpiti dalle radiazioni luminose, "riflettono" un certo numero di fotoni, i quali vanno a colpire la rétina dei nostri occhi, così da suscitare una serie di sensazioni cerebrali di tipo visivo alle quali possiamo dare il nome di "COLORI".
Il modello RGB
Un'alta percentuale delle bande dello spettro visibile può essere rappresentata miscelando i colori primari rosso, verde e blu (Red, Green, Blue, ovvero RGB) in diverse proporzioni e intensità.
Quando due di queste bande luminose vengono sovrapposte, si ottiene un colore secondario: il cyan, il magenta e il giallo.
I colori primari (appunto il rosso, verde, blu) possono essere combinati come sovrapposizione di luci per creare il bianco, e sono anche detti colori additivi (sintesi additiva delle luci).
Unendo tutti i colori si ottiene il bianco: quando tutto lo spettro della luce viene riflessa e percepita dall'occhio. I monitor dei computer creano il colore emettendo luce attraverso fosfori rossi, verdi e blu.
Il monitor infatti riproduce i colori utilizzando un metodo detto "Sintesi Additiva", aggiungendo cioè colori per ottenerne altri i quali non sono nient'altro che la somma dei colori di partenza.
Nella sintesi sottrattiva invece succede il contrario.Ciò che l'occhio umano riesce a percepire guardando gli oggetti è in effetti la banda luminosa che l'oggetto (composto da un determinato materiale) riflette, avendo quindi assorbito tutte le componenti cromatiche della luce tranne una, quella che riusciamo a percepire.
Il modello CMYK
Il modello di colore che viene chiamato CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Black) e si basa sulla capacità propria della tinta di un materiale o della verniciatura che lo ricopre di assorbire la luce e rifletterne solo certe lunghezze d'onda. Quando la luce bianca colpisce gli inchiostri stampati sulla carta, ad esempio, una parte dello spettro viene assorbita e una parte viene riflessa e percepita dall'occhio.
Teoricamente, i pigmenti puri di cyan (C), magenta (M) e giallo (Y) combinati tutti insieme al 100% dovrebbero assorbire tutto la luce e riflettere il nero (per questa ragione sono anche detti colori sottrattivi). Nella realtà nessun inchiostro per la stampa produce un colore nero puro ma solo un colore marrone scuro.
Per ottenere il nero vero e proprio vi deve essere aggiunto un inchiostro nero (K di blacK, da non confondere con B di Blue). La combinazione di questi quattro inchiostri per riprodurre il colore è definita quadricromia.
I colori sottrattivi (CMY) e i colori additivi (RGB) sono complementari. Ogni coppia di colori sottrattivi crea un colore additivo e viceversa.
La Tavolozza Web
La 'tavolozza Web' è un insieme di 216 colori che ogni web designer dovrebbe conoscere e saper utilizzare per consentire ai visitatori di visualizzare le pagine nel modo in cui sono state progettate.
Un PC dotato di scheda video a 256 colori può mostrare solo 216 colori fissi in modo affidabile, ma non tutti i nostri utenti possono disporre di una scheda video capace di visualizzare migliaia di colori.
Quando un browser non dispone di determinati colori, avendone disponibili solo 256, prova a "crearli", mescolando pixel di colori. Il colore ottenuto è simile a quello non disponibile, ma può subire notevoli variazioni.
Allora cosa è meglio per non rischiare di vedere cambiata la tinta scelta?
La Palette colori sito web safe che è comune a tutti i browser e che consente di evitare il processo di retinatura.
In realtà sono disponibili 216 colori e non 256 perchè alcuni di questi sono utilizzati dall'interfaccia del sistema operativo e non sono disponibili al browser.
La maggior parte degli editor HTML e degli strumenti grafici include la tavolozza Web. Questo vale soprattutto per i programmi come Photoshop, con i quali è possibile lavorare sia per il web che per la grafica da mandare in stampa.
In alternativa esiste la codifica HTML diretta, che però comporta di conoscere il valore esadecimale di ciascun colore per il Web. Nel codice HTML ciascun valore è formato da sei cifre, preceduti dal simbolo #: i colori del Web sono sempre formati da tre coppie di cifre identiche, essendo tutte le cifre multiple di 3 (cioè 0, 3, 6, 9, C, F).
Ciò significa che #6600ff è un colore del Web, mentre non lo è #663d4e1.
Con l'evoluzione tecnologica la limitazione dei colori nel web sta gradualmente scomparendo.
Questo è un vantaggio ma può rivelarsi limitante per una buona riuscita del progetto grafico là dove bisogna avere una un'armonia nell'utilizzo delle leggi cromatiche.
Basta guardare quello che succede nella comunicazione e nella immagine coordinata delle aziende: l'uso dei colori è limitato.
E' bene stabilire una gamma di colori limitata da usare nel sito, e giocare con le loro diverse combinazioni per caratterizzare gli elementi che ne compongono la struttura grafica. Si può anche giocare con il colore per differenziare gli elementi essenziali di un sito web e creare con il colore delle chiavi di lettura. Combinazioni efficaci di colore sono una questione di relazione tra colori, piuttosto che di scelta di una determinata sfumatura (sfumatura all'interno di una gamma).